Linee strategiche

Il Modello Pedagogico–educativo che Domus propone corrisponde in maniera impressionante alle riflessioni che sono emerse da una serie di seminari che le donne milanesi, romane e napoletane vanno facendo da più di un anno sul rapporto fra cura, lavoro e politica, " Mentre l’uomo della cultura patriarcale e razionalista ha la presunzione di “attraversare la vita”, le donne mostrano la capacità di “farsi attraversare” da essa, come ci insegna Luisa Muraro, ed è proprio su questo tipo di sensibilità che occorre puntare, scommettere. In quest’ottica l’EDU informale rappresenterebbe la messa in scena, l’elaborazione collettiva di un lutto: il crollo del mito del soggetto razionale e trasparente,sovrano e positivo della morale cartesiana e kantiana per l’affermarsi progressivo dell’individuo che ridisegna se stesso e il sociale sulla scorta della dipendenza reciproca e della capacità di ripartire dal dubbio e dalla paure, dalla propria “opacità”.

Questo spiega come mai ci si trovi, il più delle volte, a dover decondizionare, col compito di ri-educare, per porre rimedio ai fallimenti dell’“educazione” istituzionale e generalizzata .Poiché l’interpretazione dell’Altro avviene a partire dal proprio vissuto, ed essendo il proprio vissuto un vissuto monco, schizofrenico, sostanzialmente “autistico”, l’interpretazione che si darà dell’Altro e delle esperienze vissute con lui non potrà che essere distorta, strumentale ,inautentica..Cito questi concetti perché sono la base teorica e il fondamento etico della nostra necessitnerà di costruire insieme la nostra Associazione , in uno scambio generoso e nello stesso tempo “competente “, sempre esplicito .