Aspetti innovativi

Questo servizio costituisce un esempio del modello di sussidiarietà, applicato al servizio per l’infanzia. 

Vengono così modificati i ruoli tradizionali dell’Ente locale e dei privati: al primo spetterà creare le condizioni di avvio del servizio, e demandare poi ai secondi, riuniti in Cooperativa/Associazione, la responsabilità della garanzia della qualità e continuità nonchè del controllo del servizio stesso.

Ecco allora come si realizza con questo progetto la sussidiarietà c.d. orizzontale ovvero il caso in cui i bisogni della comunità sono soddisfatti dai cittadini stessi, magari in forma associata.

Il principio di sussidiarietà è stato recepito nell'ordinamento italiano con l'art. 118 della Costituzione.

 Tale principio implica che:

 

  • le diverse istituzioni, nazionali come sovranazionali, debbano tendere a creare le condizioni che permettono alla persona e alle aggregazioni sociali (i cosiddetti corpi intermedi: famiglia, associazioni, cooperative)
  • di agire liberamente senza sostituirsi ad essi nello svolgimento delle loro attività: un'entità di livello superiore non deve agire in situazioni nelle quali l'entità di livello inferiore (e, da ultimo, il cittadino) è in grado di agire per proprio conto;
  • l'intervento dell'entità di livello superiore debba essere temporaneo e teso a restituire l'autonomia d'azione all'entità di livello inferiore;
  • l'intervento pubblico sia attuato quanto più vicino possibile al cittadino: prossimità del livello decisionale a quello di attuazione.

Il principio di sussidiarietà può quindi essere visto sotto un duplice aspetto:

  • in senso verticale: la ripartizione gerarchica delle competenze deve essere spostata verso gli enti più prossimi al cittadino e, pertanto, più vicini ai bisogni del territorio;
  • in senso orizzontale: il cittadino, sia come singolo che attraverso i corpi intermedi, deve avere la possibilità di cooperare con le istituzioni nel definire gli interventi che incidano sulle realtà sociali a lui più prossime.

In tal senso il progetto Tagesmutter realizza questo principio in tutti i suoi aspetti, restituendo a chi ha la necessità di un servizio anche la titolarità necessaria per realizzarlo.

Nuove idee e sperimentazione di processi e servizi

L’attivazione del servizio promosso dall’Associazione Nazionale Domus promuove su tutto il territorio nazionale un network tra soggetti che realizzano e che intendono attivare forme innovative di servizi alla persona, attenti alle esigenze educative degli utenti e delle loro famiglie, con particolare riferimento ai servizi rivolti ai minori nella fascia di età 0/13 anni.